E' la «Fossa del Nilo», ricca di carbonati e altri minerali legati alla presenza dell’acqua
![]() |
La «Fossa del Nilo» (Nasa) |
LA FOSSA DEL NILO - La Fossa del Nilo è un’articolata formazione lunga 666 chilometri all’estremità del bacino di Iside, una vasta area di 1500 chilometri di diametro. Nelle prime epoche della sua vita Marte possedeva una spessa atmosfera di anidride carbonica che intrappolava il calore e rendeva l’ambiente marziano molto simile a quello della Terra nelle prime epoche della sua evoluzione. Per questo gli scienziati ritengono che sul Pianeta Rosso in quelle condizioni dovrebbe essersi sviluppata la vita almeno nelle forme unicellulari. Ed è quello che si va cercando con le spedizioni spaziali della Nasa. Buona parte dei componenti dell’anidride carbonica atmosferica delle origini si dovrebbe ritrovare nel suolo per effetto della deposizione. Ma non è questo il caso. «Anche se non abbiamo trovato i tipi di carbonati che possono essere precipitati dall’antica atmosfera – spiega Bethany Ehlmann della Brown University di Providence che ha presentato il risultato al congresso della società geologica americana - abbiamo raccolto la prova che non tutta la superficie marziana aveva subito un’acidificazione attraverso le piogge 3,5 miliardi di anni fa come era stato ipotizzato. Noi abbiamo individuato almeno una regione che era potenzialmente più ospitale alla vita rispetto al resto del globo».
Giovanni Caprara
20 dicembre 2008
Nessun commento:
Posta un commento