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martedì 21 ottobre 2008

FOTOGRAFATE LE IMPRONTE DELLO YETI?

Fotografate le orme dello Yeti


La scoperta di una spedizione giapponese
E se Messner avesse avuto ragione? Dall'Himalaya arriva stamane una notizia bomba: un gruppo di alpinisti giapponesi sostiene di aver fotografato le impronte del leggendario Yeti, sulla cui reale esistenza si dibatte ormai da decenni. L'alpinista Kuniaki Yagihara racconta che la spedizione giapponese composta da 7 alpinisti ha trascorso 42 giorni sui pendii del Dhaulagiri, nel nord del Nepal. Si tratta del terzo viaggio nella regione per Yagihara, che ha fondato lo "Yeti Project Japan".

La spedizione avrebbe fotografato numerose impronte sulla neve ad un'altitudine di circa 4.400 metri. Yagihara sostiene addirittura di aver intravisto con il binocolo una sagoma bruna, ma di non essere sicuro che si trattasse proprio di quella dello yeti, perchè si trovava troppo distante, a poco meno di un chilometro. Sullo Yeti, l'abominevole uomo delle nevi, tanto si è scritto, detto, raccontato; sono stati pubblicati libri, girati film e organizzate innumerevoli spedizioni alpinistiche. Ma il dilemma continua a non esser sciolto: esiste davvero o è solo una leggenda? Le prime notizie dell'esistenza dello Yeti risalgono al 1832, quando un inglese che aveva vissuto in Nepal, riferì delle convinzioni della popolazione locale.

Nel 1921 una spedizione inglese all'Everest incontrò l'incredibile creatura e ben 32 testimoni (sei britannici e 26 sherpa) riferirono di aver visto le impronte dello yeti. Nel 1953, anno della prima ascensione all'Everest, lo stesso Sir John Hunt, il capo spedizione di Edmund Hillary, raccontò di quanto gli venne riferito da un monaco locale, che aveva visto uno yeti giocare nella neve nel posto dove la spedizione si stava accampando. Per ora, il mistero non è stato risolto.

mercoledì 8 ottobre 2008